Black Francis cambia guardando avanti senza dimenticare il suo passato, tira fuori la voce che per qualche anno ha lasciato nel cassetto, graffiante e priva di compromessi, ma la equilibra col canto etereo di Violet: la bella e la bestia diciamo, un classico che funziona sempre. Se l'equilibrio vocale funziona benissimo lo stesso si può dire dell'aspetto musicale. Si individuano facilmente echi dei Pixies, nelle linee di basso e nelle chitarre urlanti, ma spuntano anche, un po' a sorpresa, tastiere e mixaggi che ricordano la musica degli anni 80 (qualcosa degli Eurythmics per intenderci). Lo stile è vario, con grande attenzione alla melodia ma senza rinunciare a quel pizzico di stramberie che tanto piacciono ai suoi fan (io) e che allo stesso modo tengono il successo sempre un passo in là.
Ma chissenefrega, anzi, per i fan è più figo ascoltare un artista di nicchia.
Insomma, è un bel disco, creativo, vivace e pieno di energia. Se volete provare qualcosa di nuovo... date un ascolto a Come on Over to my House, così vi fate un'idea.