Le storie andrebbero raccontate dall'inizio ma non sempre c'è il tempo di farlo. Coi Bronx parto dal loro secondo album, The Bronx (II), che fu un notevole passo in avanti per una band stracolma di energia ma molto ancorata a un hardcore/punk tosto ma anche abbastanza ripetitivo.
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St. Vincent & David Byrne - Love This Giant, un grande album di art-pop [4/5]
Non ho mai scritto nulla di St. Vincent e questo è sicuramente un errore. Cui vedo di rimediare scrivendo di Love This Giant, un album del 2012 che vede Annie Clark al fianco di un mostro sacro come David Byrne. O viceversa vede David Byrne cimentarsi al fianco di una stella dell'art-pop indie, St. Vincent appunto.
Band of Horses - Acoustic at the Ryman, unplugged per fan [3/5]
Dopo aver pubblicato 4 album eccellenti nel corso di quasi 8 anni i Band of Horses decidono di godersi i risultati raggiunti pubblicando un Live acustico. I 10 brani registrati al celebre auditorium Ryman di Nashville non possono che celebrare l'aspetto più folk se non country della band di Ben Bridwell.
Augustines - Augustines, la prova del secondo album è superata [4/5]
I We Are Augustines sono morti: viva gli Augustines. In effetti non sono cambiati i membri della band (e stanno tutti bene), ne è cambiato solo il nome dopo che tortuose vie legali hanno permesso al cantante e chitarrista Billy McCarthy, al multi-strumentista Eric Sanderson e al batterista Rob Allen di utilizzare Augustines, il nome che già inizialmente avevano scelto per la loro avventura musicale. Ma al di là di questo marginale cambiamento (io li preferivo col "We are", avevano un chè di esotico) la band è cambiata molto poco dopo il folgorante esordio on Rise Ye Sunken Ships. Fortunatamente.