Lucius - Wildewoman, la magia del pop anni sessanta [3/5]

Wildewoman è l'album di debutto dei Lucius, band di Brooklyn guidata da Jess Wolfe e Holly Laessig.
L'ambito in cui si muovono i 5 musicisti è chiaro sin dalla copertina: un tuffo nella musica pop degli anni sessanta, rivisto con gli occhi e la sensibilità di oggi. Il progetto è abbastanza intrigante perché i Lucius non si limitano ad aggiornare le sonorità di quel periodo ma inseriscono nella trama elementi folk e pop di diverse epoche rendendo l'ordito piuttosto interessante.

Jack White - Lazaretto, il Re Mida dell'indie-rock è tornato [4/5]

Lazaretto arriva a distanza di due anni dall'esordio di Jack White con Blunderbuss, un album eccellente che ha tracciato la strada su cui si sta incanalando sua storia da solista. Tre anni dopo l'addio ufficiale ai White Stripes la ferita non è ancora del tutto rimarginata tanto per i fan quanto per Jack White che di quel progetto era addirittura qualcosa in più del cantante-chitarrista-compositore. Ma siccome stare a guardare il passato è inutile, Jack va avanti (a strappi) con la sua carriera: i Dead Weather (in qualche modo i più "vicini" come sonorità alla sua carriera solista) danno sporadici segni di vita mentre gli strepitosi Raconteurs languono in attesa del terzo album.

Clap Your Hands Say Yeah - Only Run, la corsa ad ostacoli di Alec Ounsworth [3/5]

Clap Your Hands Say Yeah mi sono stati simpatici sin dallo straordinario album d'esordio. La band di Alec Ounsworth suona un indie-rock obliquo e insolito a cominciare dal cantato, sempre sul filo della stonatura: il loro stralunato talento melodico ha spesso saputo trasformare questo potenziale difetto in evidente pregio. La carriera della band è stata altrettanto obliqua e travagliata, prima osannati poi abbandonati dalla critica i Clap Your Hands Say Yeah hanno faticato parecchio a orientarsi, a trovare riferimenti certi.