The Lonely Wild - Chasing White Light [4/5] Americana e Indie-rock

Coniugare tradizione Americana e sonorità indie-rock, una ricetta apparentemente elementare ma che richiede in realtà grande maestria per essere realizzata con efficacia, un po' come la pasta al pomodoro per intenderci. I Lonely Wild con Chasing White Light sono arrivati al secondo album ricchi di ottime intenzioni e di un back-ground che ha diviso la critica.

The Vaccines - English Graffiti [3/5] le cose migliori accadono quando non si hanno aspettative

Nemmeno nel mondo indie mi riesce di andare d'accordo con la maggior parte delle persone. La riflessione è legata all'ascolto di English Graffiti, terzo album dei Vaccines. Nella maggior parte dei casi questo lavoro è stato catalogato come boiata quanto invece l'esordio What Did You Expect From The Vaccines? fu acclamato e un (piccolo) caso di successo.

Beach House - Thank Your Lucky Stars [3/5] i porta-bandiera del dream-pop, la perfezione formale e l'assenza di estro compositivo

Mi è capitato, tra un click e l'altro, di leggere un articolo che propone un parallelismo tra i Beach House e i Low. Entrambi i gruppi sono in qualche modo custodi di uno stile che hanno significativamente contribuito a codificare e che non mancano di perpetuare con grande coerenza nel tempo. Oppure, volendo dare una lettura meno benevola, fanno album tutti uguali introducendo di volta in volta minime variazioni.

Dave Gahan & Soulsavers - Angels & Ghosts [3/5] tanto mestiere e personalità ma poche emozioni

L'indiscutibile grandezza di Dave Gahan è legata a quadruplo filo alla storia dei Depeche Mode, band di cui sono un estimatore da sempre e di cui è superfluo stare a raccontare le gesta. Dave è un grande cantante, ma lo è per caratteristiche peculiari.

La Colpa - Mentre Guardi alla Germania [4/5] sincera espressività rock

Mentre Guardi alla Germania è l'album d'esordio della band milanese La Colpa. Nella vasta offerta di autoproduzioni italiane questo lavoro mi ha colpito. Non è forse un album innovativo Mentre Guardi alla Germania ma possiede un'energia e una sincerità espressiva che non possono lasciare indifferenti.

EL VY - Return to the Moon [4/5] melodia e sperimentazione per Matt Berninger

Return to the Moon è l'album d'esordio degli EL VY, ovvero Matt Berninger e Brent Knopf. Matt Berninger è la voce e l'anima dei National, uno dei gruppi indie più importanti degli ultimi 15 anni (lo sapevate già, vero?). Le straordinarie qualità di Matt come cantante hanno da sempre contraddistinto in modo inconfondibile la musica dei National, dato spessore e carisma alla loro miscela unica di slow-indie-rock. Non è facile immaginare Matt Berninger al di fuori dei National, accade ora per la prima volta e la paura di ascoltare una copia minore della band è abbastanza forte.

Chris Cornell - Higher Truth [1/5] in memoria della straordinaria voce che fu

Che la vita artistica di Chris Cornell nel corso degli anni si sia fatta sempre più complessa e difficile da decifrare è un fatto. È complicato oramai collocare esattamente Chris: storico leader dei Soundgarden, recentemente tornati in attività, ha tentato la strada del supergruppo rock con gli Audioslave (terminata tra alti e bassi dopo 3 album) e ha inframmezzato il tutto con lavori solisti quantomeno discontinui.

Dead Weather - Dodge and Burn [3/5] il passatempo rock-blues di Jack White (se solo cantasse...)

Scrivere la recensione di Dodge and Burn dei Dead Weather è molto difficile perché in prima istanza bisogna superare la frustrazione di vedere una band con Jack White che non sfrutta appieno il talento del rocker di Detroit. Jack infatti, pur contribuendo a dare alla musica dei Dead Weather un'impronta inconfondibile, siede per la maggior parte del tempo dietro la batteria lasciando il proscenio a Alison Mosshart, voce dei Kills.

Acousticology 2015: Beppe Gambetta & c il 7 dicembre a Villa Bartolomea

L'edizione 2015 di Acousticology presenterà artisti di livello mondiale e di qualità artistica impeccabile: ci sara' il ritorno di BEPPE GAMBETTA, con il suo nuovo album fresco di produzione ROUND TRIP, che racconterà i suoi ultimi viaggi musicali.

Foals - What Went Down, rock (quasi) per tutti [3/5]

Tra le cose musicalmente migliori proveniente dall'Inghilterra negli ultimi anni c'è sicuramente questo filone "art", cui i Foals appartengono, che, spaziando dal pop al rock a quant'altro, insegue inediti equilibri tra sperimentazione e easy-listening.

Low - Ones and Sixes, maestoso e fuori dal tempo [4/5]

Non è da tutti codificare un genere musicale, far diventare la propria musica lo standard de facto di una precisa categorizzazione. I Low sono lo slowcore. Certo non sono gli unici gruppi di questo ambito di nicchia, ma se dobbiamo scegliere un ideale portabandiera che identifichi al 100% lo slowcore non abbiamo dubbi: i Low.

Coves - Soft Friday, un esordio da non perdere [4/5]

È con colpevole ritardo che scrivo dei Coves, quasi un anno dopo la pubblicazione di Soft Friday, loro eccellente album d'esordio.
I Coves, ovvero John Ridgard e Beck Wood, propongono un pop-rock gentile e frizzante, cristallino nei suoni quanto venato da una soffusa vena malinconica.

Everything Everything - Get To Heaven, incontenibili e strabordanti [4/5]

Incontenibili e strabordanti gli Everything Everything con Get To Heaven arrivano al loro terzo album, un fiume in piena di art-pop barocco ed eccessivo. In una realtà musicale spesso pericolosamente appiattita su modelli sonori standardizzati e ovvi ben venga chi ha idee e talento sufficienti per sparigliare le carte e regalarci visioni sonore non omologate.

Bully - Feels Like, gli anni 90 del rock ai giorni nostri [4/5]

Il nome dei Bully aveva iniziato a circolare a valle dell'EP pubblicato lo scorso anno: l'indie-rock proposto dalla band di Alicia Bognanno è divertente, energico e a presa diretta, difficilmente passa inosservato.

Heartless Bastards - Restless Ones, il rock classico non muore mai [4/5]

Il quinto album degli Heartless Bastards è uno splendido esempio di gruppo che gradualmente giunge a una completa maturità artistica. A differenza di band il cui talento emerge da subito in maniera più cristallina gli Heartless Bastards hanno dovuto fare parecchia strada per trovare la loro dimensione ideale dopo aver oscillato tra post-punk e country.

Of Monsters And Men - Beneath The Skin, diventare grandi senza perdere spontaneità [4/5]

Con Beneath The Skin, secondo album a seguito di un esordio di successo, l'eccellente My Head Is an Animal, si trovano in una posizione invidiabile ma difficilissima i finlandesi Of Monsters And Men. Personalmente trovo ingeneroso caricarli di troppe aspettative, il loro folk-pop-rock è leggero e frizzante, ricco di energia senza però eccessive pretese innovativo-filosofiche-o-quant'altro. Però il singolo di lancio, Crystals, fa ben sperare...

Torres - Sprinter, una prova onesta (ma fate attenzione a The Exchage!) [3/5]

Il secondo album di Torres, Sprinter, segue a 2 anni di distanza l'omonimo debutto, che godette di buoni riscontri. Anticipato da Strange Hellos, riuscitissimo singolo, Sprinter deve tenere testa ad aspettative notevoli. In bilico tra gli anni 90 e la contemporaneità, tra Hole, Alanis Morrissette e PJ Harvey, Torres cerca una sua strada in questo sentiero di cantautorato rock al femminile, assai battuto e non di facile interpretazione.

Django Django - Born Under Saturn, mezzo passo indietro [3/5]

Sono passati 3 anni da Django Django, strepitoso album d'esordio dell'omonima band, che ora torna con nuovo lavoro Born Under Saturn. In casi come questi da un lato vorresti ascoltare il nuovo album il prima possibile, dall'altro protrarresti volentieri l'attesa perché sai bene che dopo un esordio così brillante il rischio di una grande o parziale delusione è molto alto.

Of Monsters And Men: Crystals, primo singolo estratto da Beneath The Skin


C'è una certa attesa per Beneath The Skin, secondo album degli islandesi Of Monsters And Men che esordirono un paio d'anni fa col notevole My Head Is An Animal.

Sufjan Stevens - Carrie & Lowell, la raffinata e soffusa confezione della noia [2/5]

Sufjan Stevens è un'icona del mondo indie-folk americano, una sorta di culto per cui ogni suo album oscilla inevitabilmente tra il geniale e il capolavoro. Provando per un attimo a non seguire il gioioso gregge degli entusiasti a prescindere vale la pena di ascoltare Carrie & Lowell, suo settimo album in studio, per quello che è (sarà illegale fare una recensione non entusiasta?).

Sunshine On My Back, il nuovo singolo dei National

La lavorazione del loro settimo album è in corso da alcuni mesi, ma notizie precise sul nuovo lavoro dei National ce ne sono ben poche. A squarciare il silenzio seguito allo splendido Trouble Will Find Me arriva, a sorpresa, Sunshine On My Back, singolo verosimilmente anticipatorio del nuovo album dei National. Ascoltarlo è una grande gioia per i fan di una band che, ad oggi, non ha mai deluso e da quanto sentiamo difficilmente ci deluderà nel prossimo futuro.

Courtney Barnett - Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit [4/5]

L'Australia ci ha regalato, a tratti, musicisti importanti nel mondo rock. Però Courtney Barnett è forse la prima aussie di cui scrivo su MantaRay, e la cosa mi fa particolarmente piacere vista la simpatia che provo per gli amici down-under.

Barely Awake - Barely Awake, risvegli psichedelici [3/5]

L'esordio sulla lunga distanza dei Barely Awake è un buon lavoro dall'omonimo titolo, non facilmente catalogabile ma ricco di musica.
I Barely Awake nascono come band metal-hardcore ma da quella definizione all'album che stiamo ascoltando passa parecchia musica.

Siskiyou - Nervous, il folk guarda avanti [4/5]

Nervous è il terzo album in studio dei Siskiyou, folk band canadese (tanto per cambiare) felicemente mimetizzata nella sterminata offerta indie-folk. I Siskiyou, per ora, hanno faticato a emergere anche a causa di un loro scarso appeal al primo impatto, tuttavia sono una band che ha spessore e merita maggiore attenzione.

Il ritorno dei Django Django, il singolo First Light anticipa Born Under Saturn (ma 3 anni sono lunghi...)

L'omonimo album di debutto dei Django Django (2012, sic...) fu una splendida scoperta: una band bizzarra e innovativa, capace di guardare sia avanti che indietro.
Tre anni sono davvero tanti come intermezzo e onestamente mi allarmano un po': in ogni caso il 4 maggio uscirà Born Under Saturn e capiremo se i Django Django hanno le stimmate delle grandi band o sono stati una splendida illusione.

Father John Misty - I Love You, Honeybear, felicemente adagiato sul mid-tempo [2/5]

Father John Misty è lo pseudonimo dietro cui si cela Joshua Tillman, batterista dei Fleet Foxes. Questa sua creatura con I Love You, Honeybear giunge al suo secondo album (anche se come J. Tillman ha pubblicato molti altri lavori) e sviluppa quanto già accennato nel precedente Fear Fun.

Dan Mangan + Blacksmith - Club Meds, lanciare il folk oltre l'ostacolo [3/5]

Dan Mangan è un artista canadese (e alè, ancora una volta il Canada!) giunto, con Club Meds, al suo quarto album. In questo lavoro Dan si fa accompagnare dai Blacksmith, band formata per l'occasione da un mix di musicisti sperimentali e collaboratori degli album precedenti di Mangan.

96 Avenue - Distance, pop, rock e progressive [4/5]

Non amo la musica progressive, normalmente la colloco tra la noia e l'esibizione di capacità tecniche fine a sé stessa. Mi sono quindi preparato all'ascolto di Distance prevenuto al punto giusto, senza vere aspettative. Non conoscevo i 96 Avenue, sorta di re-branding degli Arcadia, band attiva in Lombardia dal 1996. E invece ... l'ascolto di Distance si è rivelato molto molto piacevole e divertente.

Kensington il 12 febbraio live al Magnolia di Milano

I Kensington sono una band olandese, piuttosto famosa in patria, che con Rivals giunge a pubblicare il suo terzo album. I Kensington suonano un rock molto orecchiabile, sicuramente godibile in una performance live. Il 12 febbraio ci sarà la possibilità di sentirli al Magnolia di Milano.

Reunion dei Raconteurs in vista? Jack White suona dal vivo a sorpresa con la sua ex (?) band



I Raconteurs sono una delle migliori incarnazioni del genio di Jack White. Con due soli album all'attivo la band si fa notare da anni per la sua assenza e per le voci che periodicamente parlano di un ritorno in studio. Non sappiamo se questa fantomatica reunion ci sarà, ma intanto il 28 gennaio a Nashville i Raconteurs sono tornati a sorpresa a esibirsi dal vivo suonando Salute Your Solution e Steady As She Goes. Se son rose...

Gaz Coombes - Matador, c'è ancora molto da dire dopo i Supergrass [4/5]

Gaz Coombes cantante degli ormai sciolti Supergrass, con Matador giunge al suo secondo album da solista. Il delicato confine tra pop e rock è il terreno su cui si muove Gaz, impegnato a intraprendere una strada autorevole e personale che segni un distacco chiaro dall'epoca Supergrass.

Belle and Sebastian - Girls In Peacetime Want To Dance, disco-music carina [3/5]

La voglia di giocare con la musica elettronica, la nostalgia per i tempi in cui la disco music la faceva da padrona sono un virus che contagia molti gruppi. Non si sottraggono a questa fascinazione i Belle and Sebastian paladini di un folk-pop gentile (anche se la noia spesso è in agguato) e garbato.

Strange Hellos, un nuovo singolo per Torres



Torres, il cui album di debutto nel 2013 (l'omonimo Torres) ebbe ottimi riscontri, torna a farsi viva con un singolo molto interessante. Strange Hellos è un pezzo molto interessante, con pesanti eco di P.J. Harvey. La versione live su YouTube francamente lascia un po' perplessi, vi consiglio l'ascolto della traccia in studio. In ogni caso il 2015 potrebbe essere un anno in cui seguire con attenzione Torres.

The Decemberists - What a terrible world, what a beautiful world, creatività e maturità [4/5]

What a terrible world, what a beautiful world è il settimo album di inediti dei Decemberists e giunge a distanza di quattro anni dallo straordinario The King is Dead. Ai tempi fu incredibile il lavoro di demolizioni delle infrastrutture sonore tipiche dei Decemberists, che diedero vita a un album minimalista sotto il profilo dei suoni e dell'approccio.

The Decemberists Live Tour 2015: il 1° Marzo ai Magazzini Generali di Milano

Un nuovo album, l'attesissimo What a terrible world, what a beautiful world introdotto dal singolo Make You Better e un tour mondiale. Il 2015 dei Decemberists si preannuncia ricco e interessante. In Italia è una prevista una sola data, assolutamente da non perdere: il 1° Marzo ai Magazzini Generali di Milano. Le altre date del tour mondiale:

Viet Cong - Viet Cong, echi Bauhaus ai giorni nostri [3/5]

I Viet Cong sono un duo canadese (Canada, again and again) formatosi nel 2012 da una costola dei Women. La travagliata storia della pur giovane band (nel 2012 morì il primo chitarrista, Christopher Reimer) non ha certo portato i Viet Cong verso sonorità allegre e spensierate. Tutt'altro.