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Band of Horses - Acoustic at the Ryman, unplugged per fan [3/5]

By martchelo on giovedì, febbraio 13, 2014

Dopo aver pubblicato 4 album eccellenti nel corso di quasi 8 anni i Band of Horses decidono di godersi i risultati raggiunti pubblicando un Live acustico. I 10 brani registrati al celebre auditorium Ryman di Nashville non possono che celebrare l'aspetto più folk se non country della band di Ben Bridwell.

La scaletta è sorprendentemente breve considerando l'ampiezza e qualità del repertorio dei Band of Horses e mancano, a sorpresa, dei brani già acustici per conto loro (St Augustine o Evening Kitchen, per citarne un paio). va anche detto che buona parte del repertorio dei Band of Horses si prestava facilmente ad un'operazione come questa, quindi sulla scaletta si può dissertare a lungo ma le scelte sono valide.
Come sempre in queste operazioni i brani diventano più intimi e raccolti, i tempi rallentano ed emergono aspetti artistici altrimenti meno evidenti. I Band of Horses reinterpretano sé stessi con coerenza e gusto cambiando qualcosa rispetto alle versioni originali (vedi ad esempio No One’s Gonna Love You e Wicked Gil ) e enfatizzando la loro notevole capacità armonica: la bellissima voce di Ben Bridwell e i pregevoli giochi con le seconde voci emergono con limpidezza e si fanno molto apprezzare anche grazie alla registrazione con la tecnologia Direct Stream Digital, vera gioia per gli audiofili: sembra davvero di stare a pochi metri dai musicisti.
Acoustic at the Ryman non è un album che nasce per allargare i confini dei Band of Horses né per ottenere facili consensi, è soprattutto un sentito omaggio ai fan che li seguono da tempo e che ne hanno apprezzato le notevoli performance live.


 
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