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I Kills raccontano il making dell'album Blood Pressures

By martchelo on giovedì, aprile 28, 2011

Blood Pressures, il nuovo album dei Kills non mi è piaciuto. Però i documentari che raccontano i dietro le quinte  sono sempre interessanti da guardare. Non che Alison Mosshart e Jamie Hince ci svelino chissà quale segreto sul canale YouTube di Rockol, però è lo stesso affascinante...
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Little Scream - The Golden Record, grazia e understatement [giudizio: 3/5]

By martchelo on mercoledì, aprile 27, 2011

Little Scream (non fatevi ingannare dalla grafica allarmante del sito) altri non è che Laurel Sprengelmeye, che dal nativo Iowa è emigrata in Canada, a Montreal, dove ha registrato The Golden Record, album di debutto dal titolo un po' altisonante.
E peraltro poco rappresentativo di un album in cui folk (molto), pop (poco), rock (a tratti), sperimentazione art-rock e psichedelia (ad esempio i 2 minuti di registrazione di pioggia scrosciante in coda alla conclusiva Hallowed) si miscelano con grazia e undertstatement, rivelando una sensibilità insolita e una prospettiva musicale personale.
Del resto che Little Scream abbia dei numeri lo dimostrano le collaborazioni con Arcade Fire (di cui non si sentono molti echi) e National (di cui si sentono molti echi), entrambe valide come una sorta di certificazione di qualità.
The Golden Voice richiede un ascolto attento, non superficiale, perchè non è un album immediato, a tratti è rarefatto, stagionalmente lo definirei sbagliato: c'è più autunno che primavera in questo lavoro. Ma la sensazione che mi trasmette è di profondità, Little Scream ha del talento nel toccare le corde giuste, anche se mancano episodi di vera eccellenza nella scrittura dei brani e la lentezza talvolta pare eccessiva. The Lamb è un buon esempio della personale via melodica di Little Scream, e anche se faticherà a farsi largo tra le non poche proposte simili che esistono, The Golden Voice vale l'ascolto.
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Live Video dei These New Puritans, tratto dal tour di Hidden

By martchelo on giovedì, aprile 21, 2011

I These New Puritans hanno reso disponibile un video di ottima qualità che riprende 10 minuti di uno dei 14 concerti del tour Hidden Live, in cui si sono esibiti con un'orchestra di 14 elementi e un coro di bambini.

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Bright Eyes - The People's Key, sfuggenti ed affascinanti [giudizio: 4/5]

By martchelo on giovedì, aprile 14, 2011

Conosco poco o nulla i Bright Eyes e, dopo aver ascoltato il loro ultimo (in ogni senso?) lavoro, penso che sia un peccato. The People's Key è infatti il primo album dei Bright Eyes che ascolto ma è l'ottavo che hanno pubblicato fino ad oggi. E temo che sia il loro testamento musicale, pare infatti che la band abbia deciso di salutare con The People's Key. Insomma sto scoprendo una band defunta...
Ma andiamo con ordine.
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White Stripes, c'è vita (economica) oltre la morte: viva lo sfruttamento intensivo del materiale inedito!

By martchelo on lunedì, aprile 11, 2011

La sindrome del Ragno torna a manifestarsi nei dintorni dei defunti (come gruppo, non come persone) White Stripes. Si tratta, ovvio, di una bieca operazione commerciale che già so che non mi lascerà indifferente e che , molto probabilmente, avrà numerosi seguiti. Subito dopo il tragico annuncio dello scioglimento del gruppo infatti Jack White dichiarò che avrebbe via via reso disponibile ai fan il voluminoso materiale inedito dei White Stripes.
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The Kills - Blood Pressures, innocuo e inconsistente [2/5]

By martchelo on giovedì, aprile 07, 2011

I Kills arrivano al loro quarto album dopo una pausa di 3 anni. In mezzo c'è tanta roba ma soprattutto 2 album straordinari dei Dead Weather, gruppo in cui Alison Mosshart ha avuto il privilegio di dividere il proscenio con Jack White. Simile opportunità non capita tutti i giorni e può cambiare il corso di una vita (artistica).
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The Pains Of Being Pure at Heart - Belong, da Milano a Napoli in terza [giudizio: 2/5]

By martchelo on lunedì, aprile 04, 2011

The Pains Of Being Pure at Heart (complimenti per il nome...) pubblicano il loro secondo album dopo l'omonimo debutto del 2009. Siccome quell'album non lo conosco (e difficilmente lo conoscerò) non posso paragonare in alcun modo Belong al primo episodio (metti che a qualcuno interessasse).
I Pains Of Being Pure at Heart fanno parte della cosiddetta nuova ondata shoe-gaze, battezzata anche nu-gaze. Grazie al cielo esiste Wikipedia e mi evita il difficile esercizio di descrivere il genere musicale in oggetto. Ora, diciamo che il nu-gaze lo trovo carino, ma non mi fa impazzire. I Pains Of Being Pure at Heart lo interpretano in maniera abbastanza scolastica ma non spregevole. Il lavoro sui suoni è valido, la miscela è rotonda e ricca, ha un bell'impatto. La voce (ahi!) come nella migliore tradizione di questo genere musicale è insulsa, con un'importanza equiparata a un tastieristico tappeto sonoro. Questo per me rappresenta un peccato mortale e a nulla valgono la discreta scrittura dei pezzi e il piglio rock. Anche perchè i Pains Of Being Pure at Heart non cambiano mai marcia, è un po' come farsi un Milano-Napoli tutta in terza, dopo un po' ci si rompe... Belong.
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