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Django Django - Django Django, esordio fulminante [4/5]

By martchelo on venerdì, agosto 24, 2012

I Django Django sono un quartetto scozzese all'esordio con l'omonimo album. La curiosa scelta del nome Django Django pare non abbia nulla a che fare con Django Reinhardt, o perlomeno così la band tiene a precisare. E tutto sommato la cosa non ha alcun importanza. La certezza è che questa band è veramente anomala, bizzarra, descrivere la loro musica è un esercizio improbo perchè contiene veramente di tutto.
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CITIZENS! - Here We Are [2/5]

By martchelo on giovedì, agosto 23, 2012

Il 2012 è, per ora, un anno di vacche magrissime musicalmente parlando. La speranza di trovare qualche gruppo magari non memorabile ma in grado di produrre un album "estivo" frizzante e diverso c'è sempre. Tra i candidati al ruolo quest'anno ci sono i CITIZENS!, gruppo inglese guidato da Tom Burke.
Here We Are è il primo album dei CITIZENS! e rientro in pieno nel filone elettronico-nostalgico dei bei tempi andati del wave, della new wave, della new new wave (ecc...). Sicuramente siamo tutti un po' saturi di questo tipo di musica e io stesso, che di fatto la amo, non impazzisco all'idea di ascoltare l'ennesimo gruppo che ripropone sonorità fantastiche ma consunte.
I CITIZENS! lo fanno senza infamia e senza lode, Here We Are è un disco onesto ma che non mi ha emozionato quasi mai. Arrangiamenti piacevoli ma scrittura spesso piatta e un cantato ordinariamente citazionista. Certo, un colpo straordinario c'è e merita l'ascolto: Caroline.
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Eight and a Half - Eight and a Half [3/5]

By martchelo on mercoledì, agosto 22, 2012

Ripetersi è noioso, quindi eviterò di elogiare le magiche virtù del Canada, terra di eccellenza musicale, infinita fucina di nuove band. Non so bene come io sia arrivato ad ascoltare gli Eight and a Half ma poco importa. Devono essere veramente sfigati perchè non hanno una pagina su Wikipedia quando oramai non si nega a nessuno. Guidati dal leader degli Stills Dave Hamelin i tre canadesi propongono una miscela indie-pop lieve ma palpabile, caratterizzata da una base elettronica-beat di grande gusto.
Le emozioni magari non sono fortissime ma l'ascolto è ipnotico e mai deludente, di livello sia compositivo che come arrangiamenti. Buone le linee melodiche, interessante la voce, gli Eight and a Half un ascolto lo meritano, lo testimonia il singolo, splendido: Go Ego.
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Grand Duchy - Let The People Speak [3/5]

By martchelo on lunedì, agosto 20, 2012

Let the People Speak è il secondo album dei Grand Duchy, gruppo a gestione familiare composto dal sommo ciccione Black Francis aka Frank Black aka Charles Michael Kittridge Thompson IV insieme alla moglie Violet Clark.
A voler essere puntigliosi però questo non è il secondo album dei Grand Duchy bensì è il primo album di Violet Clark featuring Black Francis. Se infatti l'ottimo esordio di Petit Fours era a tutti gli effetti un lavoro a 4 mani questo è invece un divertissement di Violet che ha potuto godere a tratti dell'apporto di Black Francis, spesso impegnato in tourneè coi Pixies. Il risultato è quindi forzatamente strambo e discontinuo ma non negativo. Ho letto recensioni molto severe su questo album, ma penso siano sbagliate. Dimentichiamoci Pixies e età dell'oro e torniamo sulla terra, alla "normalità" cui anche i grandi talenti sono costretti a arrendersi. E non necessariamente è un difetto, meglio un po' di normalità che inseguire in maniera patetica i fasti di un tempo.
Let the People Speak è un album ricco di elettronica e di idee, impreziosito dai cameo di Black Francis, sempre in grado di far cambiare marcia al tutto pur senza aver composto nessun pezzo memorabile. La ricca scaletta (15 canzoni) è infatti perlopiù opera di Violet Clark, prodotta con evidente divertimento e libertà di sperimentare. Il risultato è godibile, un pop elettronico carico di groove e basi ritmiche di grande impatto. Aggiungete un tocco di Black Francis e avrete Let the People Speak: Silver Boys.
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