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Eagulls - Eagulls, il piacevole post-punk dei nostri giorni [2/5]

By martchelo on giovedì, settembre 25, 2014

Gli Eagulls sono apparsi a Leeds, nel 2010,  per un qualche paradosso spazio-temporale. I 4 ragazzi guidati da George Mitchell, vocalist con buona presenza ma nessuna particolare qualità, suonano un post-punk più che datato, per scelta stilistica estrema, una ribellione fuori tempo massimo. L'effetto nostalgia, paradossale visto che parliamo di una band giovane, guida per intero il discorso musicale degli Eagulls, tanto che pare di sentire i Clash a fine carriera, quelli di This is England per intendersi (peraltro unica canzone ascoltabile di Cut the Crap, un album orribile).

L'album degli Eagulls non è affatto orribile, lo si ascolta anche con piacere. E forse il problema sta proprio nella frase che ho appena scritto. Il look ribelle, con immancabili provocazioni nei video e abbondanza di parolacce nei testi, è talmente omologato ai cliché del genere che non dà nessuna emozione. Grazie ma tutte queste cose le abbiamo viste o sentite centinaia di volte, in un mondo in cui la violenza estrema e ingiustificata affiora senza soluzione di continuità in ogni momento e dai media più svariati: non si scandalizza più nessuno e tanto meno pone attenzione ai testi di un gruppo rock "ribelle". Finita questa tirata sociologica dico che Eagulls è un buon disco post-punk, privo di particolari spunti geniali ma anche di cadute di "stile", perfetto per i neo-nostalgici ma, per me, sostanzialmente noioso.


 
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