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Tweedy - Sukierae, un lussuoso e lunghissimo demo-tape [2/5]

By martchelo on mercoledì, ottobre 01, 2014

Jeff Tweedy, dagli Uncle Tupelo ai Wilco, ha lasciato il segno sulla musica folk-country contemporanea. Un segno lieve, fatto di sfumature e raffinatezza più che di energia e foot-stompin'. La sua voce, gentile ma molto limitata, è probabilmente il freno maggiore di questo artista che invece ha doti notevoli da un punto di vista compositivo. Il progetto Tweedy è molto domestico e mi ispira simpatia: Jeff suona col figlio Spencer, batterista e dedica l'album alla compagna visto che Sukierae ne è il soprannome.

Sukierae è un album meditabondo e non breve, 20 canzoni per più di un'ora di musica costituiscono oramai una rara eccezione nel panorama attuale. Si intuiscono la calma e la famigliare rilassatezza che hanno accompagnato la nascita di questo album, cesellato con cura. Si percepisce però anche quella mancanza di tensione che non fa mai cambiare marcia all'album, nemmeno nei brani più "rock". E' anche vero che questo approccio mai sopra le righe, misurato, è tipico di Jeff Tweedy, è la sua cifra stilistica.
A dispetto dei moltissimi elogi che ho letto a proposito di Sukierae penso che questo album sia una sorta di lussuoso demo-tape, un lungo (un po' troppo) excursus che offre qualche bella canzone ma anche molti brani poco significativi, buono più che altro per gli appassionati di (Jeff) Tweedy.


 
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