Recensire il sesto album dei Queens of the Stone Age, ... Like Clockwork, non è semplice. Sono passati ben 6 anni da Era Vulgaris, mezzo passo falso di una band che non sapeva più dove andare. E non sapeva più nemmeno chi fosse. Continui cambi di formazione infatti portarono a identificare la band col solo leader, Josh Homme. Le cose non sono certo cambiate nel frattempo ma si sono assestate.
L'indiscusso titolare del marchio QOTSA con l'occasione di questo nuovo lavoro richiama a sè molti amici (as usual) tra cui lo storico bassista Nick Oliveri (non come membro stabile della band...). Lungo le 10 tracce di ... Like Clockwork fanno la loro comparsa anche Elton John, Trent Reznor, Mark Lanegan e Dave Grohl. Insomma una bella rimpatriata, una celebrazione dell'istituzione Queens of the Stone Age, gruppo capace di ridefinire il genere stoner e inventare un sound strepitoso. Ascoltare la chitarra di Josh Homme è infatti, di per sè, fonte di piacere. Ma non sono sufficienti la lunga attesa e il sound per rendere ... Like Clockwork un grande album. Lasciamo da parte i paragoni con Songs for the Deaf, un capolavoro irraggiungibile, non chiediamo tanto. E anche l'innovazione dimentichiamola.
A questo album chiediamo di regalarci il granitico sound dei QOTSA e un pugno di buone canzoni. Il buon Josh Homme ci esaudisce solo in parte, il sound c'è ma di granitico ha poco, è molto ammorbidito e le canzoni sono discrete ma di certo non memorabili. La scrittura è un po' affaticata come sempre accade a band di lungo corso, molto mestiere e poco genio: però dal vivo conviene non perderli...