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Vampire Weekend - Contra e l'Africa indie

By martchelo on venerdì, gennaio 29, 2010

"Come, Mister tally man, tally me banana
Daylight come and me wan' go home
Come, Mister tally man, tally me banana
Daylight come and me wan' go home"
Beh, forse citare Harry Belafonte e la sua Banana Boat è eccessivo, però l'anima afro del nuovo album dei Vampire Weeekend è innegabile. Contra, loro secondo lavoro dopo l'omonimo fortunato debutto, è un album sorprendente, diverso. A memoria mia infatti il mondo indie raramente si è avventurato nel mondo dei suoni etnici, al limite qualcosa di balcanico (l'ottimo Beirut, ad esempio), nulla o poco riguardo all'Africa.
I Vampire Weekend aprono scenari nuovi al sommerso mondo alternative: diciamo che, magari esagerando un po', Contra ambisce ad essere il Graceland indie. Graceland, per la cronaca, è il capolavoro afro-folk di Paul Simon, un album che fece epoca e tuttora è attualissimo (da ascoltare!). Le differenze tra i due album sono comunque enormi, il parallelo è infatti più concettuale che altro. Se l'Africa di Paul Simon era vissuta e suonata, per quanto un po' sbiancata, quella dei Vampire Weekend, non saprei dire se per scelta artistica o economica, è smaccatamente artificiale. L'Africa di plastica di Contra non fa mistero di esserlo, esibisce con orgoglio la propria artificialità assieme al coraggioso abbinamento alle sonorità indie.
Contra secondo me non è un capolavoro, però è un album coraggioso e divertente: un sorso di Horchata vi potrà solo far bene.

 
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