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Peter Murphy - Ninth, quel maledetto sfigato del Duca Nero fa ancora grande rock [4/5]

By martchelo on martedì, giugno 21, 2011

Peter Murphy è un'icona del gothic-rock, leader a cavallo dei primi anni '80 dei Bauhaus, gruppo simbolo di questo genere musicale. Bela Lugosi's Dead fu il loro maggiore successo nonché loro pezzo simbolo sia sotto il punto di vista musicale che come testi e climax, un brano splendido e inquietante, pervaso di oscurità e di sonorità che hanno lasciato una traccia profonda nella musica rock contemporanea, in cui addirittura si possono cogliere echi di suoni industrial o post-industrial (anche se l'industrial ancora non c'era stato...).
Mi sto perdendo nelle divagazioni, in fondo solo per sottolineare che la sintonia di cui ho letto tra Trent Reznor e Peter Murphy non mi stupisce per niente. E in fondo non c'entra nemmeno niente con Ninth ottavo (??) album solista del Duca Nero, un personaggio grande e sfigato perchè forse la sua fama sotterranea e le sue qualità sono superiori ai reali riscontri ottenuti così come a larga parte della sua produzione solista, complessivamente mediocre.
Ninth invece è un grande album rock, oscuro e scintillante al tempo stesso, fa mostra di una sapiente arte nello scrivere musica e di un carisma interpretativo raro, magnetico, eclettico: nella voce di Peter Murphy si sentono le influenze stilistiche di David Bowie, Bono Vox, Eddie Vedder addirittura di Chris Isaak ma il tutto collocato in un contesto sempre personale, forte con una chiave interpretativa profonda e riconoscibile. Peter Murphy ha un suo stile, oscuro e potente e difficilmente vi lacerà indifferenti, a cominciare dal singolo, Seesaw Sway un brano perfetto.

 
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