Blue Wave è il primo album degli Operators, aka Dan Boeckner. Dan Boeckner non è un tipo banale, nonstante il look da chitarrista punk è in realtà un animale da tastiere, dotato di un talento melodico non banale e di una non nascosta passione per gli anni ottanta.
Passione che è diventata una specie di virus nell'attuale panorama musicale vista l'enorme mole di proposte musicali ispirate all'elettronica eighties.
Cosa hanno di speciale gli Operators? Onestamente nulla. Dopo lo straordinario successo dell'album di debutto dei Wolf Parade, Boeckner ha dato vita a altri progetti musicali dignitosissimi ma non straordinari. Il talento melodico di questo cantante è indiscutibile, sa come costruire un pezzo pop senza cadere in ovvietà, sa essere immediato e originale. Spesso però i suoi lavori si sono dimostrati riusciti a metà, hanno dato l'impressione di essere realizzati senza troppo valutare che tutto fosse a fuoco. Ascoltando Blue Wave è facile perdere l'orientamento: Wolf Parade? Divine Fit? Le creature musicali di Dan Bockener tendono ad assomigliarsi tutte finendo così per mancare di una vera identità. All fine dei conti un peccato, la carriera di questo musicista poteva essere molto più interessante se avesse saputo indirizzare in maniera più compiuta i suoi sforzi, senza disperdere idee in mille rivoli.