Don't miss

Elliott Brood - Ambassador [4/5]

By martchelo on martedì, giugno 12, 2012

Elliott Brood - Ambassador (album cover)
Il discreto entusiasmo seguito all'ascolto dell'ottimo Days Into Years mi ha spinto a conoscere più a fondo gli Elliott Brood. Dal terzo album, Days Into Years appunto, sono passato al primo, Ambassador. Saltiamo dunque al 2005 (eccellente la periodicità del trio canadese, un album ogni 3-4 anni) per scoprire come tutto ebbe inizio.
Il death country (non so che diavolo voglia dire ma suona bene, mi piace) degli Elliott Brood è molto coerente col loro sound attuale e il perfetto abbinamento tra banjo e chitarra elettrica rimane la nota caratteristica del loro fare musica, un sound diretto e viscerale. In Ambassador ho trovato tutto quello che mi aveva fatto amare Days Into Years, con un approccio più diretto e istintivo, forse meno raffinato negli arrangiamenti ma sempre di impatto e ispirato.
La voce di Mark Sasso è una piacevole conferma, versatile ed espressiva e il livello compositivo non delude mai, capace di spaziare dal rock al folk senza tralasciare mai la centralità delle melodie: da President (35) a Johnny Rooke c'è di mezzo tutta la qualità di un album da ascoltare.

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Ambassador is Elliott Brood's first album: the birth of their death country style. The band's style is somehow obvious and somehow very personal. Take country, folk, rock, think to melodies and energy, to tradition and modern sound. This is Elliott Brood. A band unique for its quality and melodic intuitions, guided by the voice of Mark Sasso, such a good singer, with outstanding personality and quality.
It is worth to listen to Ambassador, don't miss it: President (35) and Johnny Rooke are wonderful examples.

 
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