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Of Monsters And Men - Beneath The Skin, diventare grandi senza perdere spontaneità [4/5]

By martchelo on lunedì, giugno 15, 2015

Con Beneath The Skin, secondo album a seguito di un esordio di successo, l'eccellente My Head Is an Animal, si trovano in una posizione invidiabile ma difficilissima i finlandesi Of Monsters And Men. Personalmente trovo ingeneroso caricarli di troppe aspettative, il loro folk-pop-rock è leggero e frizzante, ricco di energia senza però eccessive pretese innovativo-filosofiche-o-quant'altro. Però il singolo di lancio, Crystals, fa ben sperare...
Il marchio di fabbrica rimane l'equilibrio tra le due voci, i difficilmente pronunciabili Anna Bryndís Hilmarsdóttir e Ragnar "Raggi" Þórhallsson, un tratto distintivo della band attorno al quale vengono costruite melodie e armonie ricche di personalità.
Gli Of Monsters And Men scelgono la continuità col passato, del resto è il loro secondo album, mica il ventesimo, quindi giustamente proseguono il discorso stilistico iniziato con My Head Is An Animal. Ma non lo proseguono pari pari. Pur inseguendo sempre l'ideale motivo pop la band finlandese arricchisce il proprio sound di tratti più intimisti e personali, l'andamento di Beneath The Skin è più dolente e intenso di My Head Is An Animal. Con un po' di buona volontà è possibile cogliere echi intimisti e dolenti tipici della tradizione musicale nordica (Clannad, This Mortal Coil...). Eppure questo toglie pochissimo alla fruibilità e spontaneità di una band che si è dimostrata capace, con questo secondo album, di progredire in termini di profondità compositiva senza perdere quella spontanea capacità comunicativa che li caratterizza.
Beneath The Skin è un bell'album e gli Of Monsters And Men meritano di essere ascoltati dal vivo: il 7 luglio 2015 a Milano, l'8 a Roma, il 10 a Firenze.

 
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