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Foals - What Went Down, rock (quasi) per tutti [3/5]

By martchelo on martedì, settembre 29, 2015

Tra le cose musicalmente migliori proveniente dall'Inghilterra negli ultimi anni c'è sicuramente questo filone "art", cui i Foals appartengono, che, spaziando dal pop al rock a quant'altro, insegue inediti equilibri tra sperimentazione e easy-listening.
Non sto a fare la storia di questo movimento (anche perché già mi sto annoiando), mi limito a dire che i gruppi che in qualche modo afferiscono a questo genere o si lanciano in territori sempre più sperimentali (vedi gli ultimi These New Puritans) oppure cercano di coniugare esclusività e largo consenso (avete presente gli Everything Everything?).
Il quarto album dei Foals, What Went Down, spinge sul lato mainstream del gruppo cercando di non sacrificare l'animo elitario della band. E' il lato rock dei Foals a emergere con forza in What Went Down, rock americano suonato all'inglese, molto AM degli Arctic Monkeys per intenderci.
Il giochino devo dire che riesce piuttosto bene, anche se comincio ad avvertire un po' di fatica e/o fastidio nell'ascoltare questo genere di album. Sarà che l'effetto novità si è attenuato, sarà che colgo sempre la tendenza a complicare inutilmente gli arrangiamenti per apparire più intelligenti, sarà che queste band alla fine tendono ad assomigliarsi un po' troppo, sarà che le voci dei cantanti non mi convincono fino in fondo. Insomma What Went Down è innegabilmente un ottimo album, forse il più riuscito dei Foals, ma non riesce a farmi innamorare e nonostante l'impegno della band
lo percepisco come un album freddo. Ma forse è un mio problema.

 
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