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The White Stripes, pietra angolare dell'Indie-Rock

By martchelo on lunedì, agosto 17, 2009


I White Stripes non sto a spiegare chi sono, tanto c'è già scritto su Wikipedia.
In realtà non voglio nemmeno scrivere di un album in particolare, mi sembra importante condividere coi miei affezionati lettori (già 2, wow) la mia passione per questo duo americano, pietra angolare dei miei gusti sonori. Attorno ai White Stripes ruotano ore di miei ascolti: può apparire paradossale, ma l'essenziale, se non scarna, struttura musicale dei loro pezzi rivela ad ogni ascolto nuovo sfumature.
Jack e Meg (beh, diciamo Jack e basta) regalano emozioni fortissime, a tratti primitive, che si scolpiscono nell'anima. Perlomeno nella mia.
L'essenziale line-up vede Meg alla batteria ritmare in maniera elementare ma efficacie utlizzando i piattti senza parsimonia. Jack fa il resto: compone, suona la chitarra con uno stile fantastico, ruvido, imperfetto, potentissimo, con una sensibilità ritmica straordinaria e canta nello stesso modo, senza mediazioni per i cultori del bel canto, sussurri e grida perfettamente alternati danno voce alla sua anima.
Vi consiglio di ascoltare un album a caso, di canzoni brutte non sono ancora riusciti a farne e di grandissimi pezzi ne hanno registrati a iosa. Ah, dimenticavo: se normalmente ascoltate Britney Spears o Max Pezzali probabilmente non apprezzerete granchè i White Stripes.

 
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