Sono passati ben cinque anni da Sea of Cowards, ottimo secondo album dei Dead Weather, più completo, tosto e divertente del pur buon esordio Horehound. In Dodge and Burn la formula della band, che annovera anche gli ottimi Dean Fertita (Queens of the Stone Age) e Jack Lawrence (The Raconteurs), non varia in maniera significativa: il tagliente psych-rock-blues domina quasi tutti i brani ed è al solito interpretato benissimo dalla band. Non mi convince invece appieno Alison Mosshart alla voce, pur riconoscendole alcune qualità ritengo che la sua interpretazione costituisca un grosso limite per questo gruppo. I Dead Weather con Jack White alla voce sarebbero tutta un'altra storia ma è inutile ragionare sulle ipotesi. Dodge and Burn per quanto mi riguarda è un album valido (penso sia impossibile che Jack White partorisca qualcosa che non lo sia) ma privo di spunti che gli conferiscano particolari qualità. Detto che il sound rimane quello già consolidato nei precedenti lavori è la scrittura delle canzoni che non mi convince del tutto, se pure gli arrangiamenti sono buoni gli spunti creativi invece sono meno brillanti del solito. Come fanno tutti potrei citare Impossible Winner che non è però una canzone straordinaria, è solo un brano molto diverso dallo stile tipico della band e che chiude Dodge and Burn in maniera sorprendente e un po' straniante. Ma non dimentichiamo una cosa, i Dead Weather sono un passatempo per questi artisti, un intervallo libero e creativo più che un progetto ambizioso. Vanno ascoltati nello stesso modo.
